Trama
Negli anni Trenta in Corea, durante la colonizzazione giapponese, la giovane Sookee viene assunta come cameriera per la ricca giapponese Hideko, che vive reclusa in un enorme palazzo sotto il controllo del tirannico zio. Sookee però ha un segreto: con l'aiuto di un truffatore che si fa passare per un conte giapponese ha in mente altri piani per Hideko...
Approfondimento
MADEMOISELLE: DA UN ROMANZO DI SARAH WATERS
Diretto e scritto da Park Chan-wook, Mademoiselle racconta la storia della giovane Sookee che, durante l'occupazione giapponese nella Corea degli anni trenta, viene assunta come cameriera di Hideko, una ereditiera che vive quasi in isolamento in una grande tenuta di campagna con il prepotente zio Kouzuki. Sookee, però, nasconde un segreto: è in realtà, una ladra reclutata da un truffatore che si finge conte giapponese per essere aiutato a sedurre Hideko prima di derubarla delle sue fortune e di rinchiuderla in manicomio. Il piano sembra procedere secondo le aspettative fino al momento in cui Sookee e Hideko scoprono alcune inaspettate emozioni.
Park Chan-wook con Mademoiselle realizza un thriller ispirandosi a Ladra, romanzo di Sarah Waters, e trasferendone la storia dalla Londra del 1862 alla Corea degli anni Trenta. La vicenda ha al cuore la relazione sensuale che si crea tra la giovane ereditiera giapponese e la cameriera coreana, interpretate rispettivamente da Kim Min-hee e dall'esordiente Kim Tae-Ri. Primo film in costume realizzato dal regista, Mademoiselle si avvale della collaborazione del direttore della fotografia Chung Chung-hoon e della scenografa Ryu Seong-hee, a cui si deve la realizzazione dell'immaginaria tenuta in cui vive Hideko, caratterizzata da elementi di architettura europea e giapponese. A spiegare meglio la genesi del progetto sono le parole dello stesso Park Chan-wook in occasione della presentazione del film in concorso al Festival di Cannes 2016: «Come accaduto con Old Boy, è stato il produttore a scoprire il romanzo e a chiedermi cosa ne pensassi. Sono sicuro che tutti i lettori hanno avuto le mie stesse sensazioni di fronte alla storia. La prima parte mi ha colto completamente di sorpresa e ho sin da subito amato lo stile preciso e chiaro dell'autrice. Ho scelto di farne un adattamento perché le due donne al centro del romanzo mi sono sembrate molto reali: una ha un passato oscuro mentre l'altra ha un presente disperato ma entrambe hanno grandi personalità e fascino.
Ho scelto di cambiare l'ambientazione dall'Inghilterra vittoriana alla Corea sotto la colonizzazione giapponese per ragioni pratiche. Quella della Corea di allora era una società in cui esisteva ancora la nobiltà, solita ad assumere domestici. Nonostante la modernità avesse cominciato a prendere il sopravvento, alcuni aspetti tradizionali erano duri a morire. A riflettere il binomio tradizione/modernità è anche la casa, fondamentale per il racconto. Kouzoki, zio di Hideko, ha una passione smisurata per il Giappone e l'Inghilterra e ciò si riflette nella residenza, occidentale nella parte in cui vivono i signori e giapponese in quella in cui si muovono i servi. Lo spazio più importante è poi la biblioteca: l'esterno risponde ai canoni dell'architettura tradizionale giapponese ma l'interno è occidentale. Per evidenziare i grandi spazi, avrei voluto girare in 3D ma per questioni finanziarie ho dovuto rinunciare, relegando ai movimenti di macchina il compito di aumentare la profondità e il clima di mistero e sospetti. Se avessi potuto, avrei girato anche su pellicola piuttosto che in digitale ma non è stato possibile: ho però usato delle lenti anamorfiche per creare delle immagini che ricordassero l'epoca.
Come in tutti i miei film, anche in Mademoiselle c'è qualcosa di divertente. L'umorismo in questo caso nasce dal fatto che i personaggi nascondono le loro vere identità, in molti casi nascondono i loro sentimenti e pensano qualcosa di molto diverso da quello che dicono. Sebbene non suscitino risate, sono elementi che possono strappare il sorriso».
Note
Adattamento del romanzo Ladra di Sarah Waters.
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Commenti (13) vedi tutti
Un triangolo amoroso scandaloso e lascivo nasconde una doppia trama ad inganno che avrà conseguenze letali e imprevedibili tra due splendide donne ed una affascinante ladro che si insinua tra di loro. Erotismo e inganno si cedono la staffetta in un rutilante ed elegantissimo thriller storico sbilanciato tra due culture a noi europei distantissime.
leggi la recensione completa di alan smitheeTiene sempre il ritmo, esteticamente perfetto a tratti ricorda "La migliore offerta", da vedere.
commento di GabryLedArte cinematografica allo stato puro. Non c'è nulla da recensire ma solo da ammirare.
commento di bombo1Pippone di un romanzo rosa. Ripetitivo sino ad essere cacofonico visivamente. Voto: 4
commento di GARIBALDI1975Cinema orientale intriso di drammi,doppie vite e tanto sesso....con una spruzzata di gore,tipico di Park Chan-wook
leggi la recensione completa di ezioUn film sulla libertà, completamente anarchico esso stesso.
leggi la recensione completa di cazzeggiatore del millennioÈ ora visibile anche nelle nostre sale questo film – presentato a Cannes nel 2016 – ambientato nellla Corea del 1930 occupata dai giapponesi. Il film si ispira liberamente al romanzo “storico” Fingersmith della scrittrice scozzese Sarah Waters (2002). Col titolo italiano Ladra, il romanzo è ancora disponibile nelle librerie, oltre che on line.
leggi la recensione completa di laulillaEsistono film che sembrano classici non appena iniziano. Film che ti fanno ricordare il sapore del cinema puro. Mademoiselle di Park Chan-wook è uno di questi. Un film che si può descrivere con una sola parola: “perfezione”.
leggi la recensione completa di LemanDonne che se ne sbattono degli uomini
leggi la recensione completa di _Kim_Un trionfo! Il coronamento della carriera di Park Chan Wook!
commento di KitoshPark Chan Wook torna ai fasti di Oldboy e Lady Vendetta!
leggi la recensione completa di starbookAhgassi (significa "signora") non è un film sul tennista ma uno stilosissimo ed elegantissimo thriller erotico-saffico davvero raffinato, diviso in tre parti contenenti verità sempre più complesse. Tratto dal romanzo inglese "Fingersmith" di Sarah Waters, qui riambientato nella Corea degli anni '30 sotto la dominazione giapponese. Ottimo!
commento di trickerse non fosse per una soundtrack un po' troppo da romanzo d'appendice, sarebbe un capolavoro assoluto (comunque ****). sarebbe interessante capire da un madrelingua nipponico in che modo recitano veramente gli attori coreani, visto che in alcune parti il film è parlato in giapponese.
commento di giovenosta