Regia di Jean-Marie Straub vedi scheda film
Micidiale film che mi ha fatto venire in mente la fulminante battuta di Fantozzi di fronte alla Corazzata Potemkin. Kommunisten è un film il cui maggior pregio è la interminabile brevità e risulta dalla composizione di vari frammenti di altri lavori girati in passato. Nella recensione della redazione sono indicati in dettaglio. La maggior parte delle riprese sono a cinepresa immobile che riprende personaggi immobili anche loro e che parlano in modo molto impostato. Il frammento più incredibile è la scena a cinepresa ferma che inquadra l’ingresso di una fabbrica, credo in Algeria. Sono almeno dieci minuti che sembrano un’eternità in cui non succede assolutamente nulla tranne, all’inizio, alcune parole che scorrono sullo schermo sull’unità tra operai, studenti, contadini e commercianti. L’unico che in qualche modo ho apprezzato è stato quello sulle alpi apuane nei luoghi dove ci furono eccidi da parte dell’esercito tedesco (credo che sia Marzabotto). Il silenzio del paesaggio, la sua incontaminata e naturale bellezza evocano ancor di più la barbarie dei tempi passati.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta