Regia di James Wan vedi scheda film
Quando il primo "The Conjuring" doveva ancora uscire nelle sale già si pensava (la New Line) ad un sequel che, dopo vari sviluppi (e il mediocre spin-off "Annabelle" nel mezzo), torna ad essere diretto da James Wan, impegnato anche come produttore e nella riscrittura di soggetto e sceneggiatura.
Si parla ancora una volta di un presunto caso paranormale affrontato dalla coppia Warren, sempre interpretata da Farmiga e Wilson, questa volta avvenuto in UK e collegato, nel prologo, all'arcinoto caso di Amityville. Al di là del fatto di cronaca (vero o 'finto', spetta al Singolo deciderlo: io personalmente sono sempre scettico, e la registrazione d'epoca finale mi ha colpito più per il confronto con l'adattamento del dialogo che per altro) e delle implicazioni religiose (che non posso in cuor mio condividere), "The Conjuring 2" è un horror sovrannaturale molto ben costruito, sia nel crescendo della tensione, con i jumpscares preparati da una solida atmosfera e non accumulati per coprirne la mancanza), sia nell'approccio estetico, con una Fotografia di Don Burgess molto bella sul piano cromatico e scelte d'inquadratura intriganti come il piano-sequenza fisso del primo confronto tra Ed e Billy/Janet col fuoco puntato sul primo mentre la seconda persona 'muta' restando nascosta. Volendo si possono trovare stimoli di riflessione, dai più 'semplici' temi di famiglia, amore e fiducia in sé ai più sottili echi del periodo politico (Thatcher), economico (neoliberismo) e culturale (punk, contraltare positivo alle due piaghe precedentemente citate).
Aiutato da un cast in parte, da un buon montaggio e da creature con look affascinante (la suora, poi protagonista di uno spin-off a quanto pare brutto, è un'idea di Wan stesso), "The Conjuring 2" è un buon horror paranormale che, pur non raggiungendo lo status di Capolavoro, intrattiene per bene il pubblico appassionato del Genere e gli individui cinefili.
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