Regia di Zach Braff vedi scheda film
Un grande cast salva un film dal soggetto interessante banalizzato da sceneggiatura e regia che non sanno andare oltre gli aspetti più superficiali della storia. Voto 6.
La sceneggiatura privilegia comicità ed azione, trascurando e attenuando gli aspetti drammatici della vicenda; si tratta di una scelta infelice sotto più punti di vista. In primo luogo un tema drammatico come le ingiustizie sociali che fanno sì che per molti, non solo in America, invecchiare coincida, dopo una vita di lavoro, con lo scivolare nell'indigenza e addirittura nell'impossibilità di curarsi adeguatamente, avrebbe meritato non una debole farsa ottimista, ma una satira cruda e spietata; si è scelto invece di confezionare un film innocuo, moderatamente veloce e divertente, ma privo di quella forza morale e del valore di denuncia sociale che lo spunto iniziale avrebbe potuto conferirgli. Inoltre questa impostazione così leggera e d'evasione sfrutta poco l'abilità drammatica dei "tre tenori" impegnati nei ruoli principali, concedendo loro rare occasioni per dare spessore ai propri personaggi. Si indulge in scene comiche e d'azione un po' forzate, realizzate in modo poco convincente, come la fuga improbabile con un mezzo non ortodosso dopo il primo test per la "banda", e la ugualmente incredibile sparatoria; la macchietta del rintronato affidata al bravo Christopher Lloyd andava studiata meglio, diverte poco ed è viceversa molto irriguardosa. Solo il cast di talenti supersenior riscatta l'operazione. Michael Caine regala al pubblico due espressioni memorabili, una colma di disgusto, incredulità e rassegnazione, di fronte ai micidiali spaghetti della mensa a cui è costretto a sottostare ed un'altra, misuratamente malinconica e angosciata, nel momento in cui saluta la nipote andando incontro all'incerto; Morgan Freeman affronta con la consueta classe il ruolo potenzialmente più patetico, e regala un ottimo momento comico con l'affaraccio della lombata di maiale; Alan Arkin, a suo agio in questi film con trii di vecchi attori ( come l'ottimo "Stand up guys"), sciorina diverse battute apprezzabili e dà vita a una scenetta spassosissima con il "talento" musicale Ezra. Anche il cast di contorno è ottimo; oltre al già citato Lloyd, ricordiamo Ann Margret e Matt Dillon."Ciascuno ha diritto alla sua fetta di torta", dicono nel film; una regia e una sceneggiatura più curate le avrebbero conferito un sapore migliore.
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