Regia di Zach Braff vedi scheda film
Umorismo e sprazzi di malinconia in una commedia brillante
Tre anziani amici ed ex colleghi di lavoro, si ritrovano ad essere privati della propria pensione dalla nuova società che gestisce i capitali dell’azienda siderurgica presso cui hanno lavorato. Oberati ciascuno da problemi familiari e personali, decidono di tentare un’audace impresa: depredare la banca che detiene i loro fondi pensionistici. Tra acciacchi dell’età e scrupoli morali, portare a termine l’ardito progetto non sarà affatto un gioco da ragazzi.
Michael Caine, Morgan Freeman ed Alan Arkin sono le stelle ottantenni splendide protagoniste di questa commedia pungente e garbata, che riflette il tema assai attuale del fallimento di molte imprese con conseguente trasferimento all’estero e della precarietà delle condizioni di vita della fascia più debole della popolazione, ovvero quella dei pensionati, che in molti casi svolgono ancora un ruolo abbastanza attivo nella società, se non altro per il sostegno che forniscono alle loro famiglie.
In ruoli minori sono da segnalare l'ineffabile Christopher Lloyd, nei panni dello smemorato di turno, e un'ancora affascinante Ann Margret, mentre Matt Dillon indossa la divisa da agente dell'FBI.
Ironia, ritmo e riflessione si intrecciano in maniera abbastanza omogenea, assicurando una certa scorrevolezza e godibilità alla pellicola che, pur peccando in alcuni momenti di qualche cliché o della sensazione di dejavù (in fondo di rifacimento trattasi e le storie di questo genere, con protagonisti di terza età sono abbastanza ripetitive e prevedibile nelle battute), presenta anche dei discreti colpi di scena, che permettono di seguire il tutto con discreto interesse, lasciando un sorriso.
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