Regia di Gavin O'Connor vedi scheda film
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2016 - SELEZIONE UFFICIALE
Un thriller ad alto tasso di tensione avente come fulcro il problema dell'autismo: premessa intrigante per l'ultima fatica del prolifico e versatile Gavino O'Connor, presentato qui in anteprima alla Festa romana.
La tematica è sviscerata in termini piuttosto accurati, niente da obiettare; peccato che, come spesso capita quando si confeziona un thriller ad alto consumo e merita intenti commerciali, chi scrive la storia si lascia prendere dalla frenesia della conquista mediatica a tutti i costi, finendo troppo spesso per mancare completamente di misura nell'organizzare la dinamica delle situazioni.
E l film di conseguenza deraglia inevitabilmente verso soluzioni avveniristiche inaccettabili, ove l'uomo problematico si trasforma da una parte in un cervellone contabile dalle risorse quasi da supereroe o macchina calcolatrice, conteso tra le più potenti organizzazioni criminali, evidentemente brave a far soldi a palate, molto meno a gestire oculatamente le somme accumulate rendendole trasparenti a fisco e controlli antiriciclaggio. E in più il nostro contabile, dall'aspetto di un solido Clark Kent, ci mette un secondo a tramutarsi in un killer micidiale ed invincibile che spaventarebbe quasi Superman.
Questo senza accennare alle ardite implicazioni e combinazioni familiari, altra soluzione a sorpresa debole e troppo artificiosa.
Insomma uno schematismo davvero sconcertante, una approssimazione imbarazzante, una serie di eventi in cui si scherza in modo imprudente con la casualità per creare l'effetto sorpresa molesto e forzato, strumentale e sesazionalista.
Nessuno pretende realismo da film (accio) del genere: ci accontenteremmo di plausibilita', che ci farebbe sentire più rispettati, meno presi per i fondelli da chi non ci rispetta in quanto pubblico pagante.
Ben Affleck, con i suoi persistenti limiti recitativo, risulta suo malgrado perfetto nel ruolo dell'autistico schizzato che trova la via dell'autocontrollo, ma dubito che tale circostanza possa considerarsi un complimento, per lui attore.
Lo affiancano in questa fiera circense dinamica e tutta botti e sparatorie, la bruttina lanciatissima e in carriera Anna Kendrick, oltre che i grandi John Litgow e J.K. Simmons.
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