Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Clint Eastwood porta sul grande schermo un evento che ebbe grandissima risonanza mediatica negli Stati Uniti ed in tutto il mondo: l'ammaraggio di emergenza sul fiume Hudson, il 15 gennaio 2009, di un aereo di linea della US Airways che, a causa del danneggiamento di entrambi i motori, rischiava di schiantarsi sulla città di New York. Grazie all'abile manovra del pilota Chesley Sullenberger detto Sully, che riuscì perfettamente a far ammarare l'aereo sul fiume, l'incidente si concluse con la salvezza di tutti i 155 passeggeri e dei membri dell'equipaggio.
L'incidente viene ricreato sullo schermo ben tre volte, tutte avvincenti ed emozionanti, di cui la prima, singolarmente già nei titoli di testa, è l'incubo di Sully su cosa avrebbe potuto succedere se non fosse riuscito a salvare l'aereo.
Tuttavia Eastwood sceglie di raccontare la storia di Sully da un'angolazione particolare, non focalizzandosi sull'incidente come in un classico “disaster movie” hollywoodiano, ma preferendo piuttosto concentrarsi sulla fase successiva, in cui Sully, pur acclamato come eroe dall'intera nazione e conteso dai programmi tv, deve fare i conti con l'angoscia di rischiare di essere considerato responsabile del fortunoso ammaraggio, dato che un'inchiesta del National Transportation Safety Board pare sul punto di dimostrare che sarebbe stato possibile raggiungere un vicino aeroporto.
Sully (2016): Tom Hanks, Aaron Eckhart
Il cinquantanovenne Sully, con una quarantennale esperienza nei cieli, rimane abbastanza indifferente all'adorazione tributatagli dai media e dall'intero Paese. Al contrario, nel suo intimo è oppresso dal timore che la sua carriera posa essere stroncata con disonore se l'incidente venisse attribuito ad un suo errore. Non sentendosi un eroe, ma solo un professionista che ha fatto il suo dovere con coscienza (“we did our job”), il suo pensiero principale non sono certo le ospitate nei talk show di Letterman e Leno, ma l'angoscia per l'audizione in cui è determinato a dimostrare che la sua esperienza ed il suo istinto non hanno sbagliato.
Sully (2016): Tom Hanks
Avvincente, asciutto, diretto in modo impeccabile dalla solida mano da Clint, con un uso abile dei salti temporali che ci portano avanti ed indietro nella vicenda il film riesce nella scommessa di celebrare un eroe “normale” evitando la retorica e la melassa che ammorbano tanti film di questo genere, pur nell'evidente e riuscita intenzione di trasmettere un chiaro messaggio morale.
Un incanutito Tom Hanks, in un ruolo in cui è difficile immaginare chiunque altro, aggiunge un'altra perla all'antologia delle sue grandi interpretazioni.
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