Regia di David Yates vedi scheda film
David Yates non era mai stato così a suo agio nel dar corpo ad incantesimi e bestie immaginarie, oltre che a dirigere un cast di eccelsa bravura.
La saga di Harry Potter si riapre, con un prequel ideato e supervisionato dall'autrice J. K. Rowling che si addentra nell'America "magica" d'inizio Novecento narrando le peripezie di Newt Scamander, magizoologo con qualche problema nel tenere gli animali fantastici da lui salvati all'interno di un bagaglio di cuoio a scatto difettoso. Il fatto che sia la stessa Rowling a redigere la sceneggiatura che adatta e pure amplia l'omonimo volume che sarebbe poi stato utilizzato un secolo dopo da Potter e compagni come tomo scolastico rende il film più coeso, più ironico e meno dispersivo di alcuni di quelli sul celebre maghetto. L'ambientazione storica giova parecchio (tutto è imbevuto di un fascino rétro), e fortunatamente ai personaggi del ciclo principale non vi è, pressoché, riferimento: non che le mende dei copioni precedenti si volatilizzino in un battito di ciglia, ma David Yates non era mai stato così a suo agio nel dar corpo ad incantesimi e bestie immaginarie (pur esagerando con la CGI nell'ultima parte), oltre che a dirigere un cast di eccelsa bravura del quale risaltano un timido Eddie Redmayne che duetta col paffuto Dan Fogler (caratterista e comico di stoffa), un oscuro Colin Farrell coi capelli rasati ai lati – finalmente un cattivo con ragioni convincenti! – che getta la maschera ed è un biondo Johnny Depp e la decisa Katherine Waterston a coadiuvare Scamander.
In brevi momenti, le musiche di James Newton Howard accennano il tema di John Williams.
♥ BUON film (7) — Bollino VERDE
VISTO al CINEMA
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