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Personal Shopper

Regia di Olivier Assayas vedi scheda film

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La recensione su Personal Shopper

di Atreides
5 stelle

'nsomma.

 

Coinvolgere per bene con un dramma metafisico sull'elaborazione del lutto non sarà mai facile, Personal Shopper, come previsto fatica molto a coinvolgere.

 

Maureen è distrutta, ha perso il suo fratello gemello e la causa della morte di quest'ultimo potrebbe prendersi anche la vita della ragazza.

 

Ciò che fa più storcere il naso è la caratterizzazione dei personaggi, Maureen è una Personal Shopper, incaricata di fare acquisti costosi per una donna appartenente ad una non specifica branca dell'"alta società". Chi è questa Kyra? Modella? Attrice famosa? Politica? Presidente di una multinazionale? Boh.

 

Maureen, così come il suo defunto fratello, è una medium, sente le voce, comunica con i fantasmi e robe del genere, la vediamo interessarsi sempre di più all'esoterismo e allo spiritismo, la vediamo in comunicazione con uno "spettro digitale" uno sconosciuto che chatta con lei sul suo cellulare e che potrebbe essere il suo defunto fratello. Maureen dopo un acquisto torna nell'appartamento di Kyra per depositare la merce, cede alla tentazione di provare i costosi abiti che ha comprato per lei.

 

Personal Shopper è l'iper-confuso prodotto di un frullatore non collaudato. Non dovrebbe essere possibile capire dove finisce un genere e dove inizia un altro in un'opera sincretica ben riuscita, qui invece abbiamo un clima di pretenziosità e inconcludenza che finisce per far cozzare elementi che avrebbero potuto convivere felicemente assieme. Siamo di fronte a un film ben confezionato, pieno di quei colori freddi che ben si adattano ad un dramma sulla natura della memoria ma dotato di un'inconsistenza narrativa che non si avvicina a conclusioni di nessun tipo, né come thriller paranormale, né come allegoria della frenesia consumista e della prerogativa sull'ostentazione della ricchezza.

 

Kristen Stewart è invece, l'elemento maggiormente positivo di Personal Shopper, e le fornisce l'ennesima occasione per dimostrare di non essere più la ragazzina spaesata di Twilight.

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