Regia di Olivier Assayas vedi scheda film
Acclamato al festival di Cannes, con quasi cinque minuti di applausi, "Personal Shopper" è di genere inclassificabile.
Il regista Olivier Assayas , tra virate al ghost movie e accenni di giallo (mai approfonditi), nella prima parte illude di voler creare un horror/thriller slow-burning e finisce invece di volersi soltanto allontanare dai film "di "genere" per proporre una sottospecie di dramma psicologico, tra l'altro per nulla interessante.
La regia di Assayas sarà anche professionale ma le poche suggestioni messe in scena sono deboli e il ritmo altamente soporifero.
Non si capisce poi perché ci si dovrebbe interessare al personaggio della Stewart, che vorrebbe essere presuntuosamente emblematico.
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