Regia di Ron Clements, John Musker vedi scheda film
L’inedita ambientazione interamente acquatica è l’elemento più affascinante e originale di una storia frizzante e fantasiosa dalla forte componente ecologista.
L’ennesima eroina forte e indipendente sfornata dalla casa di Topolino questa volta è un’impavida e testarda principessa polinesiana di nome Vaiana (Moana nella versione originale) che, per salvare il suo popolo dall’incombere di un’oscura maledizione responsabile di aver ridotto in cenere i raccolti e di aver fatto scomparire i pesci dal mare, decide di trasgredire agli ordini del padre e di abbandonare la sua piccola isola, salpando alla ricerca di un leggendario semidio, Maui, colui che molti secoli prima aveva rubato il cuore di Te Fiti, dea della creazione. Lo scopo della ragazza è di convincere il reietto eroe a far squadra con lei per portare a termine la missione, ma tra mostri marini, vecchie paure e incomprensioni non sarà semplice.
Azione, avventura, umorismo e canzoni allegre si mescolano con ritmo nel consueto schema già sperimentato in molti altri classici d’animazione della Disney, dando vita ad un lungometraggio caratterizzato da colori luminosi, grafica accattivante e messaggi ecologisti, capace di intrattenere e interessare sia bambini che adulti, soprattutto grazie all’inedita ambientazione in un continente e una cultura poco conosciute, dotate di un indubbio fascino esotico e primitivo.
La sceneggiatura è intelligente e scorrevole e presenta un buon livello di intreccio e di profondità di tematiche, dando il giusto spazio a personaggi principali e secondari (come sempre caratterizzati con efficacia e ironia), e soprattutto evitando di inserire la solita storia romantica tra i protagonisti, tra i quali in mezzo alle mille peripezie, si instaura un buffo e tenero rapporto a metà tra l’amicizia e la fratellanza.
Una fantasiosa celebrazione dell’importanza della natura e delle tradizioni, ma anche del coraggio di cambiare e di perdonare.
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