Regia di Ron Clements, John Musker vedi scheda film
L'annata trionfale della Disney, con "Zootropolis", "Alla ricerca di Dory", "Captain America:Civil War", "Doctor Strange", si conclude con "Oceania", in originale "Moana" dal nome della protagonista, da noi ribattezzata "Vaiana" e col titolo del film cambiato per ovvi riferimenti alla pornostar scomparsa qualche anno fa. Diretto dagli autori che già con "La sirenetta" azzeccarono il rilancio della casa dopo qualche anno sottotono, il nuovo cartoon è interamente in computer graphic, e narra l'avventura della giovane "scelta" dall'oceano per riportare il proprio popolo alla sua vera natura di navigatori e scopritori: di mezzo c'è il precedente del semidio Maui, che ha rubato il cuore dell'isola madre Te Fiti, simbolizzato in una pietra verde, mille anni prima, e da allora la gente di Vaiana vive al sicuro su un'isola, finchè le sicurezze non vengono meno, per via del peggiorare della natura. Già dalla definizione di cieli e oceano, "Oceania" meriterebbe la visione, per lo splendore con cui viene reso il mare ed i colori che lo circondano: eroina con zone fragili, ma coraggiosa e decisa a non darsi per vinta inseguendo i propri intenti, Vaiana è un personaggio Disney da antologia, senza alcuna leziosità, dal carattere forte e dall'intelligenza aumentata dalla curiosità. Con un personaggio comico come il galletto strabico che puntualmente riscuote sorrisi, una forte spettacolarità, un andamento narrativo che può ricordare il viaggio per mare di Ulisse, ed i suoi incontri-ostacoli fantastici ed un messaggio molto più educativo di tanti altri film d'animazione, che sottolinea la necessità del rispetto per la Natura, che può rivelarsi il peggiore dei nemici, o l'alleato più prezioso, questo cartoon merita un posto tra i classici da vedere e rivedere.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta