Regia di Louis Malle vedi scheda film
Altro esordio nei territori Nouvelle Vague e altro gioiello. Meno decisivo e studiato delle altre opere prime, ma non per questo meno bello, Ascensore per il Patibolo omaggia le atmosfere nere americane rendendo simultaneamente tributo ad un'altra Parigi, cupa, misteriosa, amorale, indimenticabile. Le tinte sono forti, i caratteri psicologici virano al disperato passando per il beffardo, drammatico segnale di un 'caso' dominante, capace di colpire duro le velleitarie aspirazioni umane. Tecnicamente eccellente, l'opera di Malle vive anche di uno stupendo cast, permettendosi pure il lusso di tenersi un grandissimo Lino Ventura per la seconda parte della storia. Mettiamoci Miles Davis e l'ottima fotografia in b/n, cosa vogliamo di più? Ah dimenticavo: Jean Moreau. Il suo sguardo finale insieme a quello sotto la pioggia de La Notte sono fra le instantanee di cinema che mi porterei su di un'isola deserta...
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