Regia di Louis Malle vedi scheda film
Leggo sul Mereghetti che il romanzo da cui è tratto il film è brutto.. e forse è vero, dato che c’è troppa carne al fuoco soprattutto nell’avvicendarsi delle situazioni che si svolgono alle spalle dello sfigatissimo protagonista: lo spettatore agisce intelligentemente su queste, immaginandosi ciò che potrà accadere alla fine degli eventi (per esempio, se il protagonista verrà incastrato, attraverso quali indizi..) ma ciò non ha una sua dinamicità, un suo ordine, sembra tutto lasciato al caso; e questo, a parer mio, doveva condizionare tutto il decoupage, che qui collide con un andamento frammentario, a tratti dilatato appositamente per seguire le strade autonome di tutti i personaggi in gioco. Per uno spettatore del 57 oltretutto vedere per quasi tutta la durata del film Jeanne Moreau che si aggira per le strade di Parigi accompagnata da una colonna sonora (magnifica, tra l’altro) firmata Miles Davis, che si immagina che fine abbia fatto il suo complice/amante era forse una novità: oggi sa di datato e anche un po’ di ridicolo. Magnifica la sequenza dell’assassinio iniziale. Voto: 6.
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