Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Un (quasi) capolavoro disperato, di denuncia sociale contro il maschilismo incombente nella società odierna, arricchito da due magnifiche interpretazioni di G. Davis e S. Sarandon, che rappresentano due donne desiderose di una nuova vita all'insegna della libertà e della parità dei diritti. Magnifica la fotografia e geniali i dialoghi. Voto 8,5
Ridley Scott realizza quello che, forse, è il suo miglior film dopo Blade Runner e Alien. Impostato come un road movie, Thelma & Louise è anche un film drammatico che utilizza il viaggio come metafora per raccontare una storia di disparità sociale alla base della società contemporanea, in cui le due protagoniste si liberano dalle ingiustizie familiari per intraprendere un viaggio alla disperata ricerca di una presunta libertà mai vissuta, scoperta gradualmente durante il tragitto tra molestatori, rapine e impostori, e finalmente ottenuta insieme al senso di indipendenza nonché di potere, che fino ad allora gli uomini avevano esercitato su di loro. Il personaggio interpretato dal sempre bravo Harvey Keitel simboleggia l'incapacità delle due donne di distinguere gli uomini onesti da quelli malintenzionati, causata dai continui drammi che hanno vissuto: è quindi un film ricco di simbolismi e di significato, in cui la perfetta regia di Scott offre una varietà di inquadrature dalla struggente bellezza, e, soprttutto, animato dalla potente ed energica bravura di Susan Sarandon e Geena Davis che, interpretando i loro personaggi con sorprendente convinzione, danno vita ad un'alchimia di coppia che non si è (quasi) mai più vista nella storia del cinema. Da notare i bellissimi brani utilizzati come colonna sonora. In conclusione, un'opera necessaria, struggente, visibilmente sincera, che ancora oggi, e soprattutto in questi anni, risulta più attuale che mai.
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