Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Magnifico film, uno dei miei preferiti in assoluto, visto e rivisto, che resta scolpito nella memoria e nel cuore.
Ricordo che lo vidi la prima volta durante l'adolescenza con un' amica (decisamente più romantica di me) cui non era piaciuto il finale, ma che io trovai, e trovo tuttora, estremamente liberatorio, oltre che struggente e bellissimo.
La storia 'on the road' di due donne in fuga dalla loro vita, da storie dolorose di violenza, da uomini che hanno la sensibilità sotto la suola delle scarpe come l'odioso, ottuso e maschilista marito prevaricatore di Thelma, figura negativa quasi macchiettistica portata all'estremo.
In realtà, Thelma e Louise, due donne semplici senza particolari ambizioni, vorrebbero solo concedersi una vacanza di due giorni per evadere dalla routine quotidiana, ma si troveranno coinvolte in una disperata fuga verso il Messico, senza passare per il Texas, sullo sfondo suggestivo di paesaggi immensi, aridi e quasi deserti, in seguito all'omicidio in un parcheggio dell' uomo che tenta di violentare Thelma.
La definizione di film femminista non credo sia del tutto corretta, e un po' come tutte le etichette usate per 'bollare' qualcosa che disturba un po' certe coscienze maschili, è un po' limitativa e tenta di togliere respiro a un' opera che esalta prima di tutto l'amicizia femminile, non certamente la supremazia di un sesso sull'altro.
Certo, gli uomini qui non ne escono bene, e certi personaggi non si può fare a meno di detestarli (oltre al marito di Thelma, il ladruncolo Brad Pitt, qui al suo debutto, che ruba tutti i soldi alle due fanciulle, dopo aver approfittato dell' ingenuità un po' sciocca di una delle due, o ancora, il camionista porco e volgare che fa gesti sconci, ed è un piacere vedere lo scherzetto che le due gli riservano).
Le due protagoniste hanno la loro parte di responsabilità in quello che accade loro; Louise uccide trascinata dalla rabbia, comprensibile ed umana, e soprattutto Thelma, commette l'errore di fidarsi troppo degli altri e non bastano i ripetuti tentativi della disillusa e diffidente Louise a metterla in guardia.
Le due protagoniste non sono due superdonne, sono ragazze normali che si ritrovano in una vicenda troppo grande per loro, hanno attimi di disperazione in cui non sanno bene come agire, fragilità che le costringono alternativamente a prendere in mano la situazione quando l'altra non è in grado di farlo.
Solo nella seconda parte del film diventano consapevoli che non hanno più nulla da perdere; ormai braccate dalla polizia, accusate di omicidio e rapina, la strada che hanno preso è senza ritorno, e nessuna delle due vuole tornare indietro, alla vecchia vita.
Al gusto che dà la libertà - soprattutto da certi uomini - non si può rinunciare, ma il prezzo da pagare sarà alto.
Non importa; Thelma e Louise, con coraggio lo pagano, schiacciando l'acceleratore fino in fondo, in quel finale che toglie il fiato, mentre il poliziotto buono Harvey Keitel (unica figura maschile positiva, insieme forse al ragazzo di Louise che prova ad aiutare le due fuggiasche), tenta disperatamente e inutilmente di fermarle.
La regia di Ridley Scott è superba, audaci le inquadrature, così la sceneggiatura che è fantastica.
La colonna sonora è altrettanto stupenda e coinvolgente, e sottolinea benissimo i momenti salienti.
Sarò generosa, ma per me 5 stelle le merita tutte.
Ebbene sì, un bel cazzotto sul muso a maschilisti e misogini, di cui purtroppo è ancora pieno il mondo.
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