Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Per molte persone questo è un film « cult ». Un « cult-movie » è un film che, per una nutrita schiera di spettatori, ha azzeccato tutto : regia, sceneggiatura, recitazione, fotografia, colonna sonora e un contenuto al quale nessuno aveva mai pensato. « Thelma & Louise » rientra a pieno titolo in questa fattispecie. Dopo aver già smosso gli animi in maniera assai originale con i precedenti « Alien » (1979) e « Blade Runner » (1982), Ridley Scott realizza un film altrettanto spettacolare, ma che scava molto più a fondo nelle pieghe dei sentimenti umani e nella rappresentazione della società americana. I sentimenti sono quelli delle due stratosferiche protagoniste, donne della porta accanto che, attraverso l’evolversi della loro relazione, si trasformano in due schegge impazzite di un sistema apparentemente solido e accettato dalle persone di buon senso, in realtà solo formale (la famiglia senza amore di Thelma), maschilista (il violentatore, il camionista, i poliziotti), ignorante e violento. La società americana è la più provinciale che si possa immaginare. Stazioni di servizio nel deserto, lo squallore dei motel d’autostrada, personaggi talmente chiusi e geograficamente lontani da aver perso qualsiasi visione del mondo in cui vivono, televisione, partite del « soloamericano » baseball... Non manca niente. A simboleggiare il burino che più burino non si può, un inerbe Brad Pitt, tutto cappello texano e stivali a punta. Orribile, ma bravissimo. La sceneggiatura è ottima. Lo spettatore crede continuamente di prevedere lo sviluppo della vicenda e, puntualmente, accade qualche cosa che rilancia l’azione. Non ci sono tempi morti, come giustamente si usa dire per i film che si bevono tutto d’un fiato. Veniamo alle due protagoniste che, pesando le parole, ho definito « stratosferiche ». Belle come il sole, Susan Sarandon & Geena Davis creano un’alchimia da sogno, riescono ad essere sensuali e attraenti più con i loro volti, i loro sguardi e le loro parole che con il loro pur splendido corpo. Una coppia di rara bellezza globale. Fotografia da grande cinema, spazi interminabili e strade senza fine, aereo che spande pesticidi, trivelle che pompano petrolio, strade laterali che sprigionano tempeste di polvere, cieli infiniti e nuvole cangianti. Un piacere per l’occhio. La colonna sonora ha ovviamente il suo ruolo importante. Country music e vecchio rock la fanno da padrone. I brani « country » sono i più efficaci, capaci come sono di esprimere sia allegria che melanconia. Una caratteristica sfruttata molto abilmente nel film. Il contenuto al quale nessuno aveva mai pensato ? Un film americanissimo (in senso non denigratorio), un poliziesco, un film « on the road », un film d’azione, un film dissacrante con protagoniste due normali donne. Sì, un « cult » !
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta