Regia di Ridley Scott vedi scheda film
La condanna che Ridley Scott fa dell'universo mitico dell'America libera e vincente è palesato in ogni scena, sequenza e fotogramma di questo "cult" già classico all'epoca della sua uscita. Gli uomini, è vero, ne escono sconfitti, irrimediabilmente sconfitti. Ma è anche un simbolo. L'America è maschio. Nonostante la Statua della Libertà raffiguri una donna, importata dalla Francia, è il maschio che ha creato e fondato il mito americano. Col tempo si sono aggiunte grandi figure femminili, ma ancora oggi, ad Hollywood per esempio, la donna è nettamente inferiorizzata rispetto all'uomo. Farlo quindi perdere ad ogni livello di lettura in "Thelma & Louise" equivale ad una vera e propria demitizzazione dell'America, proprio nel luogo sacro per eccellenza: negli attributi. In più la Monument Valley diventa una bellissima tomba. La terra che ha fatto grandi uomini e storie dell'era fondativa del Paese, diventa ora l'ultima terra possibile per delle disperate, delle reiette. Al femminile come al maschile, perchè, benchè grazie al finale alternativo vediamo Keitel che torna sui suoi passi, non ci è proibito immaginarcelo che salta anche lui nel disperato ultimo tentativo di fermare quella macchina. Grazie proprio a questo finale molto più lungo, possiamo vedere il volo bellssimo che fa l'auto delle due eroine e ci sentiamo un po' tutti liberi, e un po' tutti morti.
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