Regia di Ken Kwapis, Marisa Silver vedi scheda film
Due giornalisti, che fanno coppia anche nella vita, tengono una rubrica (prima nel quotidiano dove lavorano, poi in tv) dove esprimono opinioni contrapposte sui più vari argomenti. Il film è strutturato su una serie di flashback non lineari, che scorrazzano avanti e indietro nel tempo; inoltre i medesimi episodi vengono raccontati due volte, secondo l’ottica di lui e di lei (il fatto che anche i due registi siano marito e moglie aggiunge un pizzico di malizia): in questo modo si percepiscono le diverse sfumature con cui i protagonisti rievocano le fasi salienti del loro rapporto e si comprendono certi retroscena, arrivando a capire per es. che quando i due litigano di urbanistica intendono parlare di matrimonio. Un film piacevolmente datato, che riesuma la guerra dei sessi in stile anni ’40 (La signora del venerdì è il primo titolo che viene in mente), anche perché vedere oggi una redazione con le macchine da scrivere dà l’idea di un film in costume; c’è anche un cenno alle dinamiche con cui si manipolano le attese del pubblico televisivo (nel personaggio di Nathan Lane, pronto a fare il gioco sporco pur di aumentare l’audience), senza però diventare la versione comica di Quinto potere. Prima di arrivare all’inesorabile lieto fine che incombe su ogni commedia sentimentale, ci si diverte. Kevin Bacon ed Elizabeth Perkins sono carini, simpatici e affiatati; in un ruolo secondario c’è Sharon Stone che, neanche a dirlo, fa la mangiauomini.
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