Regia di Farren Blackburn vedi scheda film
Uno dei peggiori thriller mai apparsi su grande schermo, a causa di una pessima sceneggiatura che avrebbe dovuto restare (rin)chiusa -e sigillata- in un cassetto.
La psicologa Mary (Naomi Watts) si occupa, in ruolo di matrigna, del giovane Stephen (Charlie Heaton) rimasto in stato vegetativo a causa di un incidente d'auto nel quale ha perso la vita suo marito. La scomparsa di Tom, piccolo paziente che ha in cura, spinge Mary in uno stato di angoscia e timore, amplificata dalla presenza di qualcuno che di notte si muove all'interno della casa.
Una sceneggiatura rimasta in stand by a lungo tempo, finita nella "lista nera" di quelle ingirabili, trova purtroppo via libera per confluire in uno dei più brutti, noiosi e inseguibili pseudo thriller del 2016. Shut in è un film che inizia male, confuso sin dalle prime sequenze, e procede peggiorando ogni minuto che passa. Colpa di una storia prevedibile, dialoghi tremendi e di una regia a dir poco televisiva. La mezz'ora conclusiva, che dovrebbe essere quella più tesa ed emotivamente coinvolgente, è un susseguirsi di scene fracassone, inconcludenti, inutili, ripetute senza sosta sino alla nausea. Sorprendente il pessimo risultato finale, dato un cast di certo interesse e un budget pari a 10.000.000 di dollari. Nonostante tutto, a distanza di tre anni, la produzione è riuscita a recuperare le spese, ma non la considerazione da parte del pubblico, che lo ha sonoramente stroncato.
F.P. 24/11/2019 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 87'47")
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