Regia di Francesco Massaro vedi scheda film
"La banca di Monate" diretto nel 1975
da Francesco Massaro,devo dire che
non mi è dispiaciuto,ma anche lasciato perplesso.
La storia si svolge nel 1949,e racconta che un
industriale dolciario di Monate per difendere i
propri interessi decide di fondare una banca nel
suo paese e di mettervi a capo il ragionier Pigorini.
Giostrandosi tra le continue infedeltà della moglie,
una gang di banditi che insidia la banca e un
rischio di fallimento scampato in extremis.
Intanto in città c'è il politico e
imprenditore Defendente Massera,
che tra l'altro a convivenze mafiose ed è amico
del Cardinale,comincia a voler far la scalata alla
Banca.
Il Film prodotto dalla EIA si può collocare in quei
tra la "Commedia all'italiana" e la scollacciata,
infatti da qui a poco quest'ultima sarebbe esplosa,
e vuole fare un ritratto sulla provincia e sul malaffare
che stava cominciando ad arrivare in Italia
con furbetti e ladri anticipando
"I Furbetti del quartierino",
e infatti miscela anche anche la satira politica,
ma non riesce a cogliere in pieno il bersaglio.
In cabina di regia figura Francesco Massaro,
che mette in moto una regia poco incisiva,
e si vede che accorgendosi di non avere
una sceneggiatura cristallina e chiara,
soprattutto il sempre grande Walter Chiari,
che ovunque fa la differenza
e Paolo Bonacelli nel ruolo del politico
siciliano imprenditore,implicato
tra mafia e vaticano.
Ma rimane impresso anche il personaggio
che interpreta il mitico Gianfabio Bosco
(dal Duo Ric e Gian) che è l'amico
del figlio ritardato dell'industriale,
che pensa sempre alle donne e vanno
in giro a vederla,memorabile
la sua battuta:"La perla che balla col pirla".
Infatti credo che il soggetto del mitico Piero Chiara
sia stato manomesso in sceneggiatura,ed è uscito
questo Film che si salva soprattutto per i protagonisti.
Insomma appena comincia si vede
la "Settimana Incom" per farci
entrare nel clima politico dell'epoca
del 1949,e allora si vedono
gli esponenti della DC che ricostruiscono
l'Italia (che poi erano gli stessi che c'erano
nel 1975) e le opere costruite nel dopoguerra,
per poi passare al RE dei dolci di Monate
che affida la Banca al ragioniere integerrimo
Pigorini,e solo dopo si accorge che
è diverso da quello che pensava perché
è uno onesto,mentre lui è il contrario.
Il tutto si snoda sull'onestà di Pigorini
che sa dell'infedeltà della moglie
che è una ninfomane,sul rapporto
con l'industriale e tutto quello che
succede in Banca,anche se un certo punto
cade nella ripetizione quando fanno le rapine
alla cassa Valori mentre sono in viaggio.
Un altro problema di tutto il complesso
e che non si capisce se il regista vuol fare
una farsa o una Commedia satirica,e allora
rimane incerto per questo,anche se in tante scene
il personaggio di Walter Chiari copre dei vuoti
di sceneggiatura perché vede tutti la disonestà
e ci sono vari flashback azzeccati e divertenti.
Nel Cast figurano anche:
Magali Noël-Vincent Gardenia-Lia Tanzi-
Quinto Parmeggiani-Giorgio Del Bene-
Gigi Ballista-Luigi Diberti-Febo Conti-
Valeria D'Obici-Enzo De Toma e Anna Canzi.
Nel reparto tecnico segnalerei
le musiche originali del Maestro
Armando Trovajoli.
In conclusione un Film medio,
che non riesce a miscelare la farsa
con la Commedia satirica dove vuole
passare il messaggio che suona attuale
ancora oggi che la politica è tutto un
"magna magna" e siamo governati
da politici disonesti che pensano
solo al guadagno,e prende come
pretesto per farlo un ambiente
bancario,ma non tutto funziona
e a tratti il meccanismo si inceppa,
ma ci si diverte.
Il mio voto: 5,5.
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