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Forever Young

Regia di Fausto Brizzi vedi scheda film

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La recensione su Forever Young

di mm40
2 stelle

Cinquantenni del 2016: alla ricerca di partner più piccoli di 20 o 30 anni, incapaci di stare al passo con i tempi, alle prese con acciacchi fisici di vario tipo... Ma non è che i settantenni siano meglio di loro.

 

Chi pensava che la pausa di quasi tre anni dal precedente Indovina chi viene a Natale? (2013) potesse essere salutare per l'iperattivo Fausto Brizzi, autore di commediole sentimentali qualunquiste (Com'è bello far l'amore; Notte prima degli esami; Maschi contro femmine...), rimarrà certamente deluso da Forever young, ennesima conferma della totale mancanza di fantasia non solo e non tanto del regista e sceneggiatore - ruolo questo condiviso con i fidi Marco Martani ed Edoardo Maria Falcone - ma proprio del cinema italiano contemporaneo tutto, in particolar modo per quanto riguarda il settore della commedia 'leggera' o brillante. Qui di brillante non c'è davvero nulla e spiace constatarlo quantomeno per la partecipazione di un paio di nomi del tutto affidabili come quelli di Fabrizio Bentivoglio (decisamente fuori luogo nel contesto) e di Teo Teocoli, le cui presenze sul grande schermo sono sempre rade in questi anni e per giunta mai incisive. Il resto del cast è composto da interpreti adeguati alla situazione: Lillo di Lillo e Greg, Luisa Ranieri, Lorenza Indovina, Sabrina Ferilli, con una particina per Nino Frassica; la trama è costruita intersecando fra loro alcuni segmenti narrativi di facile prevedibilità con protagonisti dei cinquantenni allo sbaraglio (peraltro lo stesso Brizzi sta per arrivare al mezzo secolo: sempre per parlare di fantasia nello scegliere gli argomenti), il tutto nel segno di una comicità crassa, fra il frivolo e il pacchiano. Il titolo proviene da una canzone anni Ottanta degli Alphaville, qui reinterpretata da Nina Zilli. 2/10.

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