Regia di Gene Saks vedi scheda film
Commedia romantica che viaggia a pieno regime e con automatismi fulminanti, anche se qualche volta sbanda (d'altronde, è quasi inevitabile visto il passo), e che mette le cose in chiaro fin dalla locandina, raffigurante un Robert Redford serioso e una Jane Fonda molto sorridente.
Paul (Robert Redford) e Corie (Jane Fonda) sono appena convolati a nozze e, dopo una luna di miele rinchiusi per sei giorni in una stanza d'albergo, sono sul punto di andare a vivere insieme in affitto.
Ma il loro nuovo appartamento, scelto con indipendenza da Corie, presenta più problemi, tra vicini a dir poco particolari (Charles Boyer su tutti), le dimensioni ristrette e parecchie scale da fare per arrivarci.
I caratteri distanti tra i due finiranno rapidamente con il cozzare tra loro, ma l’amore non è bello se non è litigarello.
Commedia scritta in maniera sapientemente scaltra, tantissimi sono i dialoghi a dir poco frizzanti e i particolari collaterali sono inseriti ad hoc per generarne sempre di ulteriori.
Così, l’appartamento è un disastro, le rampe di scale insostenibili per tutti, i vicini a dir poco folkloristici (con il Victor Velasco di Charles Boyer addirittura davanti alla “prima fila”) e da piccole schermaglie (tanto più dopo una serata quanto minimo bizzarra) il litigio più tumultuoso, frutto di caratteri agli antipodi, ha bisogno di un semplice attimo per scatenarsi.
Dunque, le battute fioccano copiose, ma anche l’abbinamento tra i caratteri è ottimale, per cui a un classico Mr. Normalità risponde in modo ruspante la controparte femminile, rappresentata da un’irruente e disinibita - oltre che tremendamente affascinante - Jane Fonda, assai più avanti dei tempi (1967).
In ogni caso, il film diretto con brio da Gene Saks riesce a dare un colpo al cerchio e uno alla botte, come dimostra il finale romantico, da incorniciare nella sua semplicità ed efficacia, e i quattro attori chiave (oltre ai già menzionati, merita una citazione anche Mildred Natwick) sono semplicemente perfetti nei rispettivi ruoli.
In definitiva, "A piedi nudo nel parco" è una commedia brillante dalla cadenza spedita (quasi travolgente a tratti), che abbina una serie di elementi anche semplici, ma che cumulati in siffatta maniera originano un amalgama contagioso.
Al cuor non si comanda.
Detta buoni tempi e gestisce al meglio quattro interpreti di primissima fascia.
Tambureggiante.
Elegante e carismatico, si giova di una serie di battute efficacissime.
Decisamente bravo.
Splendida nei panni della classica donna che prima ti fa girare la testa e poi qualcos'altro.
Ruolo ben scritto, interpretazione degna di menzione.
Molto brava.
Interpreta il terzo incomodo, un vicino insostenibile ed impiccione decisamente vivace (per così dire).
Interpretazione efficace, divertente e divertita.
Bravo.
Travolta dagli eventi (e soprattutto dal vicino) offre una sponda all'altezza della situazione.
Discreta.
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