Regia di Orson Welles vedi scheda film
Riuscito thriller basato su una gara di bravura tra Orson Welles e Edward G. Robinson. Grande tensione e finale emblematico: un classicone!
Per il criminale nazista Franz Kindler il mondo è diventato troppo piccolo: deve rifuggiarsi in una piccola comunità del Connecticut, dall’altra parte del mondo. Ma la costanza dell’investigatore Wilson gli fa sentire il fiato sul collo.
Gara di bravura tra Edward G. Robinson e Orson Welles, rispettivamente “guardia e ladro” di un thriller molto cupo. Costretti a combattere l’uno contro l’altro a carte semicoperte, in una comunità (che li accoglie con gioia, ma che li tiene comunque sott’occhio, in quanto forestieri)che è teatro della loro estenuante battaglia psicologica, la tensione sale tantissimo, ma mentre il personaggio di Robinson ha un andamento continuo e pervicace verso la verità, quello del protagonista Welles cambia continuamente, nel tentativo triste e disperato di procrastinare all’infinito la sua fine. Il motivo sta nel gioco delle alleanze, per cui l’investigatore accumula alleati, mentre il reo prova un subdolo adescamento della neo-moglie, tradita da rimorsi freudiani.
Uno scontro personale su cui si basa tutto il film, ricco di colpi di scena e il cui climax giunge in un finale intensissimo e senza dubbio da ricordare: complici un campanile, una scala e il più maestoso degli innumerevoli orologi di cui il film è disseminato.
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