Regia di Max Neufeld vedi scheda film
In una Vienna tutta salotti, balli e ricevimenti si dipana una vicenda piena di coincidenze e paradossi. Un'occhio al De Sica prima maniera e uno alla commedia sofisticata americana.
Mi sono proprio divertito con questa commedia degli equivoci, delle coincidenze, e degli scambi di persona. E' scritta e architettata bene, con diverse battute argute nei dialoghi, e recitata con mestiere da parte di tutti. Solo la regia di Neufeld avrebbe bisogno di un tantino di mano ferma in più, ma il risultato è comunque soddisfacente.
La trama è ambientata nell'alta società viennese, e gioca anche un po' sulla boria o la sufficienza degli altolocati nei confronti dei domestici: quando una donna è vestita elegante e provocante ad un ballo mascherato è naturalmente ritenuta attraente dagli uomini, ma viene poi disprezzata dagli stessi uomini quando se la trovano davanti nei panni di una domestica. La sceneggiatura scherza bonariamente su tutti, o quasi: sui seduttori bugiardi, le donne civette e capricciose, le zitelle tutt'altro che sopite, gli uomini fuori tempo massimo che corrono dietro alle ventenni, e sull'adulterio, che può essere anche quasi involontario. Ma siamo in una commedia degli equivoci....
Le molte coincidenze improbabili e i paradossi mi hanno tirato fuori diverse risate, anche perché è una pellicola di quella comicità che piace a me: cioè dove gli attori recitano seri e il divertimento scaturisce dalle situazioni buffe e da quello che lo spettatore sa, ma i personaggi no. L'epoca dei buffoni era di là da venire (credo gli anni '70, per divampare poi negli anni '80, e continuare fino ad oggi).
In pieno fascismo e alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, il cinema pensava italiano pensava solo a divertirsi, senza mostrarcene traccia. Ma non gliene vogliamo.
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