Regia di Luciano Onetti vedi scheda film
Indovinato e sentito omaggio al giallo italiano Anni '70 realizzato con competenza e coraggio, facendo uso di elementi chiave del periodo...
Due ispettori indagano su una serie di delitti con al centro un maniaco ossessionato da Dante e dalla Divina commedia: non solo il killer lascia sul luogo degli omicidi citazioni dalla monumentale opera del letterato toscano, ma pone due monete da 100 Lire sugli occhi delle vittime. Mentre si scopre che il target dell'assassino sono persone moralmente deplorevoli, le indagini evocano anche un fatto di cronaca avvenuto 15 anni prima: una fanciulla di nome Francesca -figlia di nobile casata il cui padre paralizzato e su sedia a rotelle è un erudito ed esperto di letteratura- misteriosamente scomparsa e mai più ritrovata. Intanto il killer allarga il suo campo di azione: nel mirino entra anche una testimone oculare.
E ci volevano due fratelli argentini a realizzare un sentito (e riuscitissimo) omaggio al cinema giallo codificato da Mario Bava, ma perfezionato da Argento. Per inciso: già ci avevano provato con Sonno profondo, primo capitolo di una trilogia tutt'ora in itere sul tema della Divina commedia.
In Francesca (il riferimento a Paolo e Francesca presenti nel testo di Dante è lampante), produzione low budget (girata, per quanto incredibile, con una macchina fotografica opzionata nella funzione di registrazione) i fratelli Onetti fanno miracoli: curano con attenzione maniacale alcuni dettagli che caratterizzano l'Italia del periodo tipo il J&B (sponsor degli anni '70 del nostro cinema di genere), i vestiti, le acconciature, interni con mobili, arredamenti e oggetti d'epoca (il telefono, la macchina fotografica, il giallo Mondadori, monete e banconote), la tipografia e, last but not least, una Fiat d'epoca fatta venire per l'occasione da Vicenza.
Ma i pregi di un prodotto che trasuda amore per il cinema di Dario Argento, Sergio Martino e Mario Bava stanno anche altrove: nell'incipit, ad esempio, come nell'uso di una fotografia slavata e straniante; nel modus operandi di un assassino che veste con impermeabile, indossa guanti in pelle e cappellaccio (ma di colore rosso!); nelle citazioni sparse con competenza e originalità (Profondo rosso è il titolo più omaggiato); nell'inserimento di una colonna sonora perfettamente in linea con quelle di Morricone o dei Goblin. Un omaggio riuscitissimo quindi, anche sul versante debole dello spiegone finale (e forse per questo assai intrigante), girato in Argentina anche se le location sembrano romane o torinesi. I difetti, se così vogliamo chiamarli, si limitano alla scelta di presentare un monumento storico argentino (all'ingresso del cimitero) e allo straniante doppiaggio con accento italiano pronunciato da stranieri. Ma tutto questo, paradossalmente, valorizza ancora di più un film che sembra arrivare dal passato: città e luoghi indefiniti per una poetica del giallo e del thriller universale. Francesca ti entra dentro non meno di Amer e Lacrime di sangue, altri due imperdibili omaggi (in arrivo dalla Francia e anch'essi opera di una coppia) al giallo anni '70...
Il film è disponibile in una pregevole edizione import opera della Regia film, proposto in dvd e bluray nel magnifico formato anamorfico 2.35:1 e con poderosa traccia audio italiana in dolby 5.1. Oltre all'eccezionale riversamento (75 minuti) sono da segnalare il comparto extra, composto da:
-intervista ai fratelli Onetti (18 minuti)
-backstage (13 minuti)
-scena alternativa e scena nascosta (in realtà presente dopo i titoli di coda)
-trailer
Gli extra sono in castellano ma con opzione di sottotitoli in inglese.
A corredo del tutto pure un bellissimo booklet illustrato di 20 pagine...
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