Regia di William Brent Bell vedi scheda film
Le opere (o i prodotti) dirette da Brent Bell fino ad ora non è che ci abbiano impressionato. Come pubblico e come patiti del genere. Se non forse per bruttezza e/o nullità. Chi si ricorda quanto era brutto L'altra faccia del diavolo? Non è nemmeno questione di regia, al limite. Con tale pochezza di soggetti e sceneggiatura si può far poco se non lasciarli nel cassetto. D'altro canto, soggetto e sceneggiatura sono suoi e del produttore Matthew Peterman, da sempre, da Stay Alive in poi. Quindi poche scuse, è pienamente colpevole. Questo The Boy non è così orrendo come i precedenti (tanto per dire, queste le valutazioni critiche su Rotten: 3/10 per Stay Alive, 2.7/10 per The Devil Inside, non pervenuto La metamorfosi del male) ma nemmeno un capolavoro (giusto per completezza: 4.3/10 su Rotten). Si salva forse la fotografia anche se non è che ci abbia prestato particolare attenzione, per il resto fino a un quarto d'ora dalla fine è una noia che nemmeno Lauren Cohan - che abbiamo imparato ad apprezzare soprattutto in The Walking Dead, meno magari in Supernatural - riesce a ravvivare la situazione. Dopodiché, nell'ultimo quarto d'ora dagli anfratti della splendida magione, anfratti stile La casa nera di Wes Craven, spunta uno psicopatico alla Mike Myers già reduce da un incendio in tenera età, e che come Myers non muore mai fino alla fine. Ovvero, al termine del film lo ritroviamo, nonostante tutto, ancora vivo e vegeto intento a restaurare il suo pupazzoso avatar. Boh... che noia.
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