Regia di Alberto Sordi vedi scheda film
La differenza fra Sordi attore e Sordi regista è nota. Questo è un film sciatto registicamente e dalla storia banale, costruita in maniera a dir poco infantile, per stereotipi e macchiette. Eppure c'è un Sordi ultrasettantenne in formissima che vale per tutto ciò che affossa la sua regia e la scelta inspiegabile di nominare Predolin co-protagonista. Il Cavaliere demente proprietario dell'impero televisivo privato ed il parlamento che legifera a vantaggio di imprenditori privati sono poi tutt'uno con la meschina storia d'Italia di questi tristissimi anni: impossibile negare che Sordi sia sempre al passo con i tempi della sua amata Italia.
Ex funzionario Siae in pensione ha l'astuzia e tutti gli agganci politici per cominciare una scalata mediatica-finanziaria che lo porta a umiliare il Cavaliere (Serra), l'uomo più potente delle tv private italiane, e ad acquistare un colosso tv americano con una sorta di truffa.
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