Regia di Stephen Cone vedi scheda film
31° TGLFF - EXTRA - LIBERACI DAL MALE
Nell'America-bene di chi si è sistemato, sentimentalmente ed economicamente, facendo della religione il proprio mestiere, ci si sta preparando per festeggiare, nel giardino della villa con piscina che accoglie la famiglia felice prototicpo delcsogno a stelle e strisce, il diciassettesimo compleanno di Henry. E' il bel figlio, inquieto e sessualmente incontenibile (come è giusto e normale che sia per quella età) ma apparentemente ubbidiente e saggio, del pastore del quartiere, che vive nella bella villa assieme al padre e ad una bellissima ma infelice madre, le cui nevrosi ed insoddisfazioni, superficialmente molto ben celate, vengono pian piano a galla. Completa il ritratto familiare la sorella maggore, che per l'occasione torna a casa dall'università che la tiene lontana dal nuceo familiare.
L'arrivo degli invitati ci mostra una variegata schiera di persone, differenti per età ed interessi: amici d scuola del ragazzo, persone che frequentano la stessa chiesa. Henry ospita già dalla sera prima un caro amico molto avvenente, da cui il ragazzo risulta attratto in modo pressoché incontenibile, pur non riuscendo a rivelarrsi nei suoi veri sentimenti a causa della inequivocabile, quasi sfrontata eterosessualità dell'amico, assieme al quale si accontenta di soddisfarsi facendolo vagare con la mente su ricordi di approcci nei confronti della bellona della scuola.
Il giorno dopo, quando la festa ha davvero inizio, mentre padre e madre predispongono i dettagli di un buffet ricco ed invitante, ecco che i commensali ed ospiti iniziano a mescolarsi, dividendosi tuttavia per età ed attitudini tra chi frequenta la piscina e chi si accontenta di guardare (e criticare), rimanendo defilato verso i bordi.
Ne esce il ritratto di un'America che si nasconde dietro le false apparenze perbeniste di una società intollerante e perdutamente bigotta, ignorante e vuota che fa della chiesa un mero strumento per lavarsi la coscienza.
L'infelicità e la mancata realizzazione si nascondono dietro le pieghe falsate di un benessere che non placa i dubbi, le insofferenze e i mancati stimoli vitali a cui non può portare alcun vero ristoro il cercare riparo verso i dettami di una chiesa che sa solo scandalizzarsi e predicare a vuoto.
Ritratto incandescente, ben fatto e teso di una società (repubblicana) che si nasconde dietro l'ignoranza e la superstizione, il film possiede un elevtissimo tasso testosteronico che si manifesta pur senza la necessità di mostrare scene apertamente sessuali o di nudo. La critica ha parlato di ritratto corale alla Altman, e l'accostamento in effetti non pare proprio una blasfemia.
Bravo, oltre che ello, il giovane protagonista che interpreta Henry: tra i suoi cìocchi, acces di desiderio, si intravede solo alla fine l'unico segnale positivo e di apertura verso la figura più debole, quasi sacrificale, del gruppo, ovvero il ragazzo di colore apertamente omosessuale, tollerato da tutti ma nello stesso tempo messo a distanza e monitorato come un pericolo costante: inizialmente pure da Henry, che solo alla fine saprà trovare l'equilibrio e la coerenza in grado di renderlo finalmente padrone del proprio comportamento.
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