Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
Ho rivisto questo film dopo moltissimi anni, ed è stato un po' come rivederlo la prima volta: meraviglioso! Scorsese con questa seconda opera, già si rivela per quel grande regista che sarà negli anni a venire. Il film racconta la storia di Charlie (Harvey Keitel), nipote di un boss di quartiere, nella New York anni '70, che vuole far carriera, ma è affascinato dall'amicizia di un balordo attaccabrighe, Johnny Boy (e qui scatta l'applauso per il perfetto Robert De Niro) e l'amore per sua cugina. Il personaggio di Charlie è atipico, vuole piacere a tutti, preso da uno spirito religioso, utilizza il mito di S.Francesco per poter arrivare alle persone, facendo da paciere, ma rimanendo nella malavita, compiacere lo zio boss e aspirare a gestire un ristorante italiano, ma cercando di aiutare gli amici mal visti...Tutto questo mondo Scorsese lo conosce benissimo, ce lo racconterà in più film (“Quei bravi ragazzi”, “Casinò”), ma qui usa più che mai le figure di Charlie e Jhonny Boy come le 2 facce della stessa medaglia, e ritornano nuovamente i personaggi di “Ace” e Nicki di “Casinò”, il primo che vuole trovare una sorta di legalità e prestigio nel suo lavoro, il secondo conosce solo la violenza e la prepotenza come possibilità di vita. L'utilizzo del grandangolo ci da una visione a tutto tondo del mondo deviato e incerto, fatto di bar fumosi, ristoranti e cucine, risse in sale da biliardo, scorrazzate in automobili per le strade notturne della città (che ci preparano a quelle che percorrerà a breve Travis Bickle in “TaxiDriver”). Scena memorabile l'entrata nel night club di Charlie, una lunghissima carrellata al rallentatore alle spalle di Keitel mentre balletta, ci permette di entrare in pieno nel clima del film con gli occhi del protagonista (a stento non si comincia a ballare). La scelta di Scorsese di interpretare il killer che uccide Jhonny Boy (sempre applausi per il solo e grande Robert De Niro) è entusiasmante, quasi diabolica, come ad annunciare un patto col diavolo che regista e attore faranno assieme, nella loro lunga carriera, che ora sappiamo essere di gran successo per entrambi, all'epoca erano 2 meravigliose promesse del cinema americano. Occhi a cuoricino per Robert De Niro, che in questo film è eccezionale: attaccabrighe, fannullone, prepotente, sfida chiunque, non porta rispetto per nessuno, chiede soldi sapendo che non li restituirà, utilizza l'amico Charlie per proteggersi, ma non mancherà di insultarlo e minacciarlo quando ne avrà l'occasione, la sua brutta fine è annunciata dalle prime scene, eppure la scena finale rimane una delle più sorprendenti del film. Bello, bellissimo, questo primo Scorsese insieme a due grandi interpreti come De Niro (applausi a non finire) e Keitel, da vedere e rivedere.
Sempre curatissima, nella scelta delle canzoni, soprattutto nelle scene degli esterni, dove ci sono canzoni italiane tra cui anche una "Faccetta nera" suonata dalla banda. Sempre originale Scorsese nel rivelarci i suoi gusti musicali.
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