Regia di Martin Koolhoven vedi scheda film
Western atipico che del genere ha solo il contesto, giocando per il resto sull'ossessione dell'antagonista e sul tentativo di fuga della protagonista bersagliata dal cattivo di turno. Gli sceneggiatori strutturano il tutto in quattro lunghissimi capitoli di cui il primo e il quarto in successione cronologica a differenza del secondo e il terzo che costituiscono le premesse del film, peraltro montate al contrario.
Registro visivo estremamente violento, con atti di pedofilia, frustate su bimbi, lingue di donne recise e via dicendo. Notevole la fotografia, blando, forse troppo, il ritmo. A tratti noioso.
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