Ci sono nel lavoro del regista diverse sequenze da commedia sexy, a tratti perfino morbose,come fugaci carezze sotto il tavolo, baci rubati, mani che si infilano nella scollatura e si spingono ad alzare la gonna, abbastanza irrituali per il periodo storico,in cui fu girato il film, quando l'erotismo al cinema era solo suggerito ma mai esibito.
Giraldi bacchettò,duramente l'Italia provinciale degli anni sessanta,sostanzialmente repressa sul piano dei costumi sessuali e morali,afflitta da una cultura perbenista e ipocrita, che tendeva a far nascondere le pulsioni e anche i desideri proibiti e i vizi dell’alta borghesia,ma consentiva però di esprimerli clandestinamente,era d'uopo per ogni buon professionista e padre di famiglia, avere oltre la moglie, anche l'amante,della serie "basta che non si sappia in giro" o "si fa ma non si dice"
Ugo Tognazzi il mattatore della pellicola, offrì una maiuscola interpretazione,Isabella Rei, per la prima volta sullo schermo,non fu da meno.
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