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La bambolona

Regia di Franco Giraldi vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La bambolona

di Baliverna
8 stelle

CONTIENE ANTICIPAZIONI - Sicuramente un bel film, troppo a lungo sottovalutato. Siamo dalle parti de "La voglia matta", anche se la situazione è molto più elaborata e protratta nel tempo, oltre che negativa per il malcapitato. Come aveva già dato prova nel film di Salce, anche qui Tognazzi ci regala un'ottima interpretazione dell'uomo maturo e con una discreta posizione sociale che si lascia abbindolare e umiliare da una ragazza smorfiosa, che in questo caso lo usa e basta. Da parte di lei non c'è neppure il capriccio, la volubilità, o l'interesse fugace, ma solo l'intenzione di spillargli quattrini. La condiscendenza interessata della ragazza è forse condita solo da una vanità fine a se stessa. Da grande attore qual era, Tognazzi non teme di fare la parte di uno che è divorato dal desiderio - quasi solo sessuale - per una donna, la quale non si concederà mai e lo lascerà a bocca asciutta. Da affermato avvocato a cinico seduttore, lei ne fa il suo pupazzo, il suo zimbello; lo illude, lo usa, lo sfrutta, gli dà uno zuccherino ogni tanto, giusto quanto basta per averlo sempre ai suoi piedi e non farlo scappare. E lui, che smania dal desiderio di averla, ci casca.
Dall'altra parte, Isabella Rei è proprio perfetta per la parte, non so se per natura o per abilità interpretativa. Le sue smorfiette e il suo trattarlo con sufficienza sono ottimi, e sono parte integrante del suo personaggio. La sceneggiatura, poi, le mette in bocca le giuste frasi ambigue e sibilline, di quelle che da una parte concedono dall'altra tolgono. Anche il corpo dell'attrice è molto adatto al suo ruolo. Memorabile, a questo proposito, Tognazzi, il quale, pensando alle sue forme, le suggerisce di mangiare panna, pane e cioccolato... Il poveretto è proprio accecato dalla passione, perché basterebbe che avesse un po' di buon senso e di dignità per mandarla a quel paese. Quindi è proprio lui che le dà l'opportunità di usarlo come vuole, e non si può certo parlare di una particolare scaltrezza o dissimulazione da parte di lei.
Della regia di Giraldi si può eccepire solo qualche primo piano di troppo. Per il resto è buona e originale. In generale, è un bel film che fa vedere a che abissi di umiliazione e di ridicolo possono portare le passioni storte lasciate a briglia sciolta.

 

Sulla colonna sonora

Molto bella, e parte integrante del film. Interessante specie il motivetto che si sente quando lui si lascia incantare da lei.

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