Regia di Fielder Cook vedi scheda film
Una volta all’anno i cinque uomini più ricchi della contea mollano tutto (fosse pure il matrimonio dell’unica figlia) e si ritrovano nella saletta di un albergo per una partita di poker all’ultimo sangue, alla quale gli spettatori non sono ammessi. Ma quest’anno si ferma all’albergo una famigliola di passaggio verso il Texas, dove sta andando a prendere possesso di un piccolo appezzamento acquistato con i risparmi di una vita: il marito (Henry Fonda, esangue) sta cercando di perdere il vizio del gioco, la moglie (Joanne Woodward, una leonessa) sta cercando di farglielo perdere. Commedia western da camera, con caratterizzazioni vivaci e qualche lungaggine dovuta alla necessità di rimpinguare una trama molto essenziale. Il gioco è congegnato fin troppo bene per non far sospettare che ci sia qualcosa sotto, cosicché la sorpresa finale non arriva del tutto inaspettata; ma è il bluff più elaborato che si sia mai visto al cinema con l’eccezione di La stangata, e ci si abbandona volentieri al piacere della visione.
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