Regia di Pierfrancesco Diliberto vedi scheda film
Non serve negli anni '40 amare ed essere riamato per poter sposare una ragazza, se la di lei famiglia ha già deciso un matrimonio d'interesse. Arturo per poter impalmare la bella Flora deve correre da Brooklyn in Sicilia a chiedere la mano del suo vetusto padre. Ma siamo nel 1943 e in quel momento la Storia dell'Europa sta per cambiare proprio grazie a quanto si sta preparando in Sicilia...
Diciamoci la verità: Pif non vedeva l'ora di fare un film (benemerito, ovviamente!) che raccontasse della storia della rinascita della mafia e delle sue protezioni d'oltre Atlantico nella Italia cosiddetta democratica.
Ma si nota subito che la pseudo-storia d'amore con cui cerca di appassionare lo spettatore è alquanto raffazzonata, che la vis comica nelle scene più umoristiche è praticamente pari a zero, e che il film si infiamma solo nei minuti finali in cui l'impegno civile dell'autore emerge con tutta la sua potenza quando parla della nuova dittatura instaurata - dopo quella di Mussolini - nella sua terra.
Ma allora mi chiedo: perché non fare qualcosa di più esplicito, una fiction che raccontasse direttamente la questione senza tanti arzigogoli e coperture?
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