Regia di Alessandro Blasetti vedi scheda film
Questo film è bellissimo per molti motivi. E' un affresco di vita contadina realistico e idilliaco al tempo stesso. Celebra la bellezza e la durezza della vita di campagna prima della fuga di massa verso le città. Crea il neorealismo. Affronta un tema (il nostro Ed_Wood giustamente lo definisce insolito) inaffrontabile in un'epoca storica in cui l'adulterio era un reato. E' curatissimo persino nei dialoghi e nelle caratterizzazioni inessenziali allo svolgimento del dramma. E' un ritratto sobrio ed equilibrato di un mondo che non esiste più. Alla faccia della retorica viscida dei fratelli Taviani che abitano questo mondo.
Trent'anni più tardi, il signor Bianchi avrebbe potuto divorziare da quella strega che lo accoglie in quel modo al suo rientro a casa.
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