Regia di Mickey Keating vedi scheda film
In Darling abbiano da una parte la classica vecchia casa presumibilmente infestata o almeno ha la nomea di essere tale e dall'altra una ragazza emotivamente molto fragile, per non dire disturbata mentalmente. Il film si mantiene sempre in equilibrio fra questi due elementi e tale equilibrio riesce a reggere fino alla fine senza dare una spiegazione definitiva o plausibile a ciò che stiamo osservando. Ha un budget ridotto, tuttavia anche con i pochi mezzi a disposizione riesce ad essere un film estremamente straniante a cominciare da una fotografia in bianco e nero adatta allo scopo, un'attrice molto brava ed espressiva alle prese con un personaggio dagli aspetti oscuri e spaventosi e soprattutto un lavoro con il suono veramente pregevole.
Proprio quest'ultimo elemento combinato con gli altri riesce a dare al contesto un'atmosfera realmente inquietante e sinistra, comunque sempre fedele all'ottica iniziale. Anche il gioco di citazioni presenti, tra Polanski e Kubrick, non fa altro che alimentare l'incertezza. Un film particolare, povero di dialoghi e di inutili spiegoni, ma anche privo di grosse sbavature. Un lavoro che non mi aspettavo da un regista giovane che a parte il dignitoso Carnage park non aveva una filmografia eccezionale. Indubbiamente rispetto a quanto prima girato, Darling ha un'impronta più personale rispetto ad un lavoro di genere.
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