Regia di Burt Reynolds vedi scheda film
Prima dell'interessante "La Fine della Fine", e dell'ancora più interessante "Pelle di sbirro", l'esordio nella regia di Burt Reynolds sceglie uno dei suoi personaggi cardine e in nuce contenente già l'enorme successo di "Bandito", l'anno successivo, ovvero naturalmente il contrabbandiere e distillatore "moonshiners" di whisky clandestino, ladro d'auto e falsificato di targhe (Alli)Gator McKlusky, reingaggiato dal Governo e fatto nuovamente uscire da un carcere per raccogliere prove contro il suo ex amico e sodale a capo di ogni racket della città di Dunston, Bama McCall(Jerry Reed che canta anche da par suo il tema sui titoli di testa della colonna sonora di Charles Bernstein), cattivo degno di menzione che sfrutta pure le prostitute di un casino sudista di lusso, drogate con Qaalud, Valium, e quant'altro, "ma solo se di meno di sedici anni", in una lunga sequenza non presente nell'edizione italiana ma centrale, perché è quella per cui Gator decide di rivoltarsi a viso aperto contro il suo amico e compagno d'infanzia.
Impressionanti certi stunt dal vero come il tamponamento ad alta velocità con William Engesser"Smorfia" fuori dalla macchina, aggrappato allo sportello che si strappa e lo scaraventa via sull'asfalto, o quello finale in spiaggia con Reynolds aggrappato alla Jeep GMC che si capovolge impennandosi ad alta velocità sulla sabbia da un terrapieno assieme allo stesso stunt, con evidente rischio della vita. D'altronde nulla da stupirsi se il direttore della seconda unità è nientemeno che Hal Needham, con cui Burt girerà due anni dopo "Collo d'acciaio"(Hooper)(1978), uno dei migliori film sul mestiere del pericolo, lo stunt, mai realizzati.
Come tipico salto di registro violento per Reynolds regista, del tutto inaspettata e a freddo, la fine di Jack Weston e Alice Ghostley.
John Nada
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