Regia di Steven R. Monroe vedi scheda film
Horror di serie d
Una ragazza,sospettata di duplice omicidio,dopo una notte di sesso e trasgressioni,viene internata in un ospedale psichiatrico,ove semina terrore e panico tra i pazienti, in quanto si scopre che ha venduto l'anima al diavolo ed è posseduta.L'unica via di scampo al maligno, potrebbe arrivare da parte di un sacerdote spretato in cerca di redenzione,dopo che praticando uno sciagurato esorcismo aveva involontariamente causato la morte del presunto posseduto.Dopo le solite perplessità, si decide e le pratica, in via ufficiosa, l'esorcismo ovviamente non autorizzato dalla chiesa,prima che "la trasformazione" diventi completa e definitiva.
Intanto si viene a sapere che la ragazza era stata iniziata all'occulto e consacrata al male già nell'adolescenza. Il cappellano dell'ospedale, in realtà è il grande "vecchio",autore del diabolico piano, per procurare l’incontro tra la ragazza e l'ex parroco,con il macabro scopo di celebrare il rito occulto, che permetterà al diavolo di acquisire forma umana, anche mediante l'uccisione di Molly.Si risparmiano i risvolti e i dettagli, di una storiellina veramente insignificante e offensiva per l'intelligenza dello spetttatore.
I film girati utilizzando questo "canonico" canovaccio,dall'esorcista in poi sono talmente tanti che se ne perde il conto.Il filone prolifico assai, si è però esaurito da un pezzo e cosi ci propinano sempre la stessa minestra riscaldata.Anche questo film non è purtroppo sfuggito a questo destino e non solo non aggiunge niente di nuovo,su un argomento ormai giunto ad un punto di saturazione completo,ma declina la trama in modo sconclusionato e inconcludente.Diversi sono i rimandi ad altre pellicole precedenti, che hanno trattato il tema del maligno,oltre al già citato “L’esorcista”, ritroviamo anche piccoli richiami a “Omen”, e nell’ultima parte,ritroviamo un piccolo accenno a “L’ultimo esorcismo”
L'horror,è un genere che per definizione, ha bisogno di idee nuove,l'elemento sorpresa è fondamentale per suscitare un emozione o uno spavento e declinare all'infinito sempre lo stesso "refrain" ,anche se in salse diverse è stucchevole e lezioso,oltre che inutile.Anche gli effetti speciali che qui non mancano,lasciano il tempo che trovano,ormai non stupiscono e tantomeno spaventano più nessuno.
Da evitare con cura.
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