Regia di Ermanno Olmi vedi scheda film
Un operaio milanese, su richiesta dell’azienda, accetta di trasferirsi per un certo periodo in Sicilia: in parte per gli incentivi economici, in parte per stare lontano dalla fidanzata da cui si sta estraniando. Nei primi tempi si sente solo e spaesato, in un ambiente tanto diverso dal suo (come di consueto, Olmi sa rendere il senso di squallore che nasce da piccole cose: la sala tv nella foresteria, la camera ammobiliata dove abita il protagonista). Poi arriva una lettera della ragazza: i due iniziano a scriversi, e pian piano rinascono i sentimenti di una volta. Finale sospeso. Film nello stile minimale di Olmi, ma con una insistita sovrapposizione di piani temporali che disorienta un po’ lo spettatore.
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