Regia di Nikos Nikolaidis vedi scheda film
Singapore Sling è un oggetto misterioso, un cocktail, come da titolo, spiazzante e bizzarro. Certamente la base di questo cocktail è il noir d'annata che Nikolaidis riproduce con puntigliosa precisione sul piano fotografico e scenografico, un bianco e nero che sembra riportarci ai tardi anni quaranta, la golden age di questo genere.
Anche i personaggi vengono replicati con estrema precisione ed attenzione per i particolari: l'impermeabile immancabile e le dark lady sono pietanze servite sulla tavola di questa pellicola. Ciò che, detto così sembrerebbe un normale noir, Nikolaidis non solo esplicita tutte le pulsioni nascoste dei protagonisti laddove nei noir di una volta erano solamente sottintese, ma porta questa stessa esplicitazione a livelli estremi dove sesso nelle sue varianti più perverse è il vero motore di una storia in fondo molto esile, in cui il lavoro sui personaggi verte principalmente su rapporti edipici e le sue varianti.
E' una pellicola particolarissima, inclassificabile sotto molti aspetti e di difficile lettura, tanto da far sorgere il dubbio che dica meno di quello che vorrebbe. Nota di curiosità è la presenza di Michele Valley: madre in questo film e madre vent'anni dopo in Kynodontas di Lanthimos. Sarà un caso? Voto 7,5.
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