Regia di Vittorio De Sica vedi scheda film
Che dire di questo grande film che già non sia stato detto? De Sica si cimenta in una storia dalla trama stereotipata (l'infanzia misera, l'errore pagato a dismisura, gli abusi carcerari, il sadismo del direttore, i ragazzini - adulti, il ragazzino malato e poi morto- roba da Via Pal, l'epilogo iper drammatico...) col rischio di risultare scontato e noioso, e riesce (magia) a cavarne fuori il succo che non ti aspetti, come da un limone già spremuto. Lo fa con una regia magnifica, che qui davvero fa la differenza, e con un manipolo di non attori più che credibili, dosando il pathos in maniera perfetta. Perché comunque lo intuisci già la scena prima, cosa succederà, eppure speri che non succeda, perché nella vita non si sa mai. Ecco, forse è stato questo, il Neorealismo: riuscire a imprimere l'essenza del vero, della vita, del tangibile su una materia eterea come quella dell'immagine. Un trucco perfetto. Chapeau.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta