Regia di Vittorio De Sica vedi scheda film
Il film che segna la raggiunta maturità registica e narrativa di Vittorio De Sica, maturità che sarebbe arrivata a livelli artistici ancor più elevati nei successivi film neorealisti, e che poi sarebbe generalmente calata nei film degli anni Sessanta e Settanta. "Sciuscia'" è uno dei primi film del Neorealismo, girato nello stesso anno di "Roma città aperta" di Rossellini, di cui condivide lo slancio di denuncia verso le ingiustizie perpetrate sui più deboli, in questo caso poveri adolescenti risucchiati in una spirale di miseria e sfruttamento che li porterà al carcere e alla tragedia. Formalmente De Sica riprende le innovazioni principali del movimento, ovvero le riprese in esterni reali, l'uso di attori non professionisti e l'aspetto documentaristico della fotografia, ma dal punto di vista narrativo si avvale di una sceneggiatura sapientemente strutturata, con una denuncia sociale molto forte e un particolare accento messo sulle colpe degli adulti verso i minorenni. È un film ancora commovente ed intenso, con un'ottima direzione degli attori e in special modo dei ragazzi, fra cui Franco Interlenghi che sarebbe diventato un vero attore, ma che qui da' una delle sue interpretazioni più spontanee ed efficaci insieme all'altrettanto bravo Rinaldo Smordoni, poi ritiratosi dagli schermi. La parte carceraria è forse più convenzionale di tutta la parte iniziale, ma i tocchi favolistici e simbolici restano decisamente all'attivo di un film che rimane una tappa essenziale della più importante corrente della Storia del Cinema Italiano.
Voto 9/10
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