Regia di Alberto Grifi vedi scheda film
Diciannove minuti di immagini suggestive, ma poco, pochissimo comunicative, con un commento in sottofondo che non spiega alcunchè di preciso, rifacendosi genericamente a un presunto futuro postapocalittico: la sperimentazione secondo Alberto Grifi, fra i maestri nel nostro cinema di ricerca a cavallo fra anni Sessanta e Settanta, è anche questo. Ma a dire il vero Orgonauti, evviva! è uno dei titoli meno noti del regista, già confinato in partenza in una nicchia artistica per via delle sue idee radicali di cinema; l'unico elemento che in qualche modo rimane del cortometraggio è la frase, ripetuta più volte, "Ogni soluzione evolutiva soddisfa una tendenza regressiva", sul pessimismo della quale è superfluo soffermarsi. Grifi, poco più che trentenne ma già attivo da qualche anno dietro la macchina da presa, qui dirige, scrive e si occupa anche di montaggio e fotografia. 4,5/10.
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