Regia di Cyril Dion, Mélanie Laurent vedi scheda film
Questa video-inchiesta, ricca di dati significativi e preziose informazioni, s’interroga sulle sorti future del globo terracqueo, offrendo spunti di riflessione e proposte di vivibilità umane maggiormente rispettose della natura. Giova ricordare il Pacchetto Europeo per il clima e l’energia, ovvero i 5 obiettivi quantitativi che l’UE è chiamata a raggiungere entro il 2020, ancora ben lontani (http://ec.europa.eu/europe2020/europe-2020-in-a-nutshell/targets/index_it.htm).
Il documentario espone un ventaglio di soluzioni alternative che si stanno verificando in varie parti del mondo, riunite per temi-chiave: agricoltura, energia, economia, democrazia, educazione. Nuovi campi messi a raccolta ecosostenibile vengono mostrati accanto alla produzione di energia pulita per la green-economy; l’incentivo a utilizzare la bicicletta come mezzo di trasporto (Copenaghen) va di pari passo al massiccio e capillare riciclo dei rifiuti (San Francisco). I benefici ottenuti non riguardano soltanto salute e ambiente (drastica riduzione del consumo di carboni fossili, creazione di aree verdi) ma devono essere considerati anche e soprattutto in termini economici: se questo stile di vita venisse esteso e praticato in tutto il mondo, si avrebbero notevoli risparmi di capitale.
La seconda parte del documentario si sofferma sull’eventualità di una moneta locale da affiancare a quella corrente, per attuare specifiche micro-economie territoriali, fino a suggerire anche un’inedita forma politica di “democrazia globale”. Viene infine presentato un ordinamento scolastico in cui la figura del maestro è paritaria a quella dell’alunno, con cui si confronta nella quotidianità (ad esempio, mangiano insieme). In questa prospettiva educativa, l’apprendimento segue l’indole dell’allievo, stimolandone l’interesse e assecondandone la naturale inclinazione verso una materia piuttosto che l’altra.
Pur con tutti i limiti di oggettiva fattibilità tempistica, lo scenario delineato serve quindi da monito, rivolto soprattutto ai signori della politica, a prendersi cura del mondo, rendendolo un posto migliore per l’intera razza umana.
“Ce ne ricorderemo, di questo pianeta”. (Auguste de Villiers de L'Isle-Adam)
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