Regia di William Tannen vedi scheda film
Il Terrore è un pericoloso serial killer che solo il coraggioso e determinato agente Danny O’Brien è riuscito ad arrestare, tre anni fa. Ma ora il Terrore è evaso e, nonostante le notizie lo diano per morto durante la fuga, ricominciano a fioccare vittime uccise con i suoi stessi metodi. O’Brien precipita nei suoi incubi peggiori.
È piuttosto chiaro: Chuck Norris è l’unico motivo per cui a qualcuno potrebbe mai saltare in mente di vedere questo sgangherato action movie che somiglia a un telefilm dal buon budget, ma dalle zero idee. Tutto già visto nella trama (sceneggiatura di Dennis Shryack e Michael Blodgett, da un romanzo di quest’ultimo), tutto prevedibile fino all’ultimo fotogramma in un film nel quale azione, sentimenti forti e facile morale la fanno da padrone, con pochissimi sussulti sia visivi che intellettivi e una narrazione lineare, per l’appunto, da prodotto televisivo. Il buono contro il cattivo, il bene contro il male e il tutto senza troppe domande, senza troppe finezze psicologiche, e per una volta anche senza arti marziali – cosa abbastanza rara per una pellicola con protagonista Norris. Il quale, nonostante il flop di questo lavoro, si consolerà ben presto trovando una seconda giovinezza e un boom di popolarità proprio grazie al piccolo schermo, con il personaggio di Walker, Texas ranger. Attore senza dubbio discutibile, il Nosto non è comunque mai disastroso e anche in questo film sfrutta al meglio la sua limitata espressività; il regista William Tannen aveva già diretto qualche action (Flashpoint, 1984; Illusione mortale, 1987) e su questa strada proseguirà anche negli anni immediatamente successivi nonostante gli scarsi apprezzamenti ricevuti per questo Un eroe per il Terrore. 3/10.
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