Regia di Sergio Rubini vedi scheda film
Una coppia litiga per gelosia nell'appartamento di un'altra coppia di amici; anche quest'ultima comincia a vacillare.
Quando è esattamente cominciato il declino? Difficile a dirsi con certezza. Che il cinema italiano sia in crisi, è luogo comune ripetuto e abusato sin dai tempi del neorealismo (o prima ancora?); che gli avventi delle tv private, della vhs e del dvd, di internet abbiano definitivamente affossato la produzione 'di genere' e creato un enorme divario fra il cinema 'di serie A' (comunque ridotto a budget striminziti, rispetto a quelli di pochi decenni prima) e cinema sostanzialmente amatoriale, è altra cosa nota. Ma forse il problema non è neppure il 'quando': non importa il momento preciso in cui la decadenza ha preso piede, bensì è interessante valutare ciò che rimane al 2015 della settima arte in Italia. E una pellicola come Dobbiamo parlare, girata da un regista non fenomenale, ma esperto e di discreto gusto quale Sergio Rubini, la dice lunga sullo stato di questa crisi. La commedia cosiddetta 'brillante' non esiste ormai più, prima conclusione: o per lo meno nel Belpaese - patria della gloriosa commedia all'italiana, invidiata da tutto il pianeta - non la si sa più fare; quelle che dovrebbero essere 'annotazioni di costume' sono oramai ridotte a banalità, dialoghi da bar o addirittura - il momento è questo, d'altronde - da social, nulla che rispecchi effettivamente la società contemporanea. In secondo luogo, il cinema italiano di questo periodo prosegue a scavare incessantemente in territori teatrali (e va di moda prepotentemente il kammerspiel, come qui), sia forse per esigenze di ristrette disponibilità economiche, oppure per tentare una sorta di regresso/ritorno al passato inevitabile, di fronte a un futuro che appare completamente sbarrato. Ma l'impressione principale che si ricava da un film come Dobbiamo parlare è che, semplicemente, manchino le idee. A parte quella del titolo, naturalmente, doppio senso tutt'altro che scontato: "Dobbiamo parlare" è l'esordio eufemistico di una discussione animata, ma è anche un'esortazione ad aprirsi di più al prossimo, nello specifico rivolta alle coppie. Benissimo il cast, a ogni modo, costituito dai soli Fabrizio Bentivoglio, Isabella Ragonese, Maria Pia Calzone e Sergio Rubini, anche coautore della sceneggiatura insieme a Diego De Silva e Carla Cavalluzzi. 3,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta