Regia di Silvia Scola, Paola Scola vedi scheda film
Pif intervista Ettore Scola: il suo cinema, i suoi rapporti con amici, colleghi e maestri, la sua ricerca artistica, la sua vita.
A 84 anni Ettore Scola può vantare almeno due caratteristiche invidiabili: un'ancora perfetta lucidità e una carriera artistica sbalorditiva. D'altronde non molti possono vantare degli esordi come fumettista ancora adolescente, un'ascesa sorprendente come gagman e sceneggiatore e infine una cinquantennale esperienza da regista che ha prodotto titoli di rilevanza mondiale e pietre miliari del cinema italiano; con tali presupposti, Ridendo e scherzando è il film giusto al momento giusto, poichè purtroppo, dopo l'uscita di questo lavoro, a Scola sarebbero rimasti solo pochi mesi di vita. Niente contro Pif, ma la scelta di fargli condurre la lunga intervista che costituisce la traccia di Ridendo e scherzando pare azzardata, se non addirittura superflua, poichè Scola dimostra di saper benissimo parlare di sè anche da solo e, per giunta, di farsi più schivo quando incalzato dalle domande. A parte questo, il film omaggia nella giusta maniera un grande protagonista del Novecento artistico e culturale italiano (e di uno scampolo del secolo successivo, certo); immagini tratte dai suoi film e da sue partecipazioni televisive completano la pellicola, sommandosi all'intervista di cui sopra, tenuta peraltro nel luogo più idoneo a tale chiacchierata: una sala cinematografica. Ottimo corredo musicale, le note di Armando Trovajoli, in molte occasioni collaboratore di Scola. Esordio registico sia per Paola che per Silvia Scola, la prima a lungo assistente (anche del padre) e la seconda già sceneggiatrice. 6/10.
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