Regia di José Lopez Rubio, Primo Zeglio vedi scheda film
Una bella ragazza arriva a Damasco per chiedere indietro il denaro prestato da suo padre a un uomo disonesto; quest'ultimo promette di restituire la somma solo se lei gli si concederà. Similmente accade con altri due uomini, tanto che la ragazza inventerà uno stratagemma per punire tutti e tre assieme.
Partendo da un'opera musicale, Le meraviglie di Damasco (scritta nel 1916 dagli spagnoli Antonio Paso e Joaquin Abati), si sviluppa la sceneggiatura di questa pellicola a firma Josè Lopez Rubio; lo stesso dirige l'opera, che viene poi distribuita nelle sale italiane solamente dopo attenta censura e revisione, come in epoca fascista usava fare. Pertanto si può sostenere che sia legittimo l'inserimento del nome di Primo Zeglio accanto a quello di Lopez Rubio fra i crediti di sceneggiatura e di regia nella versione italiana del film, ben più di un semplice rimaneggiamento del materiale originale, peraltro con nuovi dialoghi scritti da Luciano Ramo. La sfortuna volle poi che la commissione di censura italiana approvasse il lavoro in data 7 settembre 1943, un giorno prima che tutto cambiasse nel Paese: il film, francamente poca cosa, ebbe una distribuzione irregolare e scomparve molto presto dai radar del pubblico. Accadde a Damasco è in ogni caso un lavoruccio prettamente alimentare, confezionato con cura appena sufficiente e destinato a invecchiare molto rapidamente, fra lazzi e burle in un medio oriente di cartone, privo perfino di quel minimo sindacale di fascino esotico che ci si aspetterebbe da una pellicola simile. Inoltre l'innesto di balletti e canzoni nella storia penalizza la tenuta narrativa. Fra gli interpreti: Paola Barbara, Lauro Gazzolo, Miguel Ligero, Rafael Navarro, Germana Paolieri e Manuel Arbò. In quello stesso anno Zeglio girava anche il suo esordio vero e proprio dietro la macchina da presa, cioè Febbre. 2,5/10.
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