Regia di Dan Curtis vedi scheda film
"La casa dei vampiri"diretto nel 1970 da Dan Curtis,devo dire che l'ho trovato un piccolo gioiellino.
La storia racconta che in un vecchio castello,
un custode cercando tesori nascosti si imbatte
in una antica bara che lui apre con le conseguenze
che nel paese cominciano una serie di aggressioni,
finchè sbuca uno strano tizio che dice di
chiamarsi Barnabas Collins.
Qui ci troviamo davanti a un prodotto USA
dichiaramente di genere del filone dei vampiri
e nel contempo un B Movie in piena regola,però
con degli attributi.
Il regista deve essere un allievo di Terence Fisher
perché riesce nonostante il budget risicato a creare
la tensione con scelte registiche azzeccate,giocando
con molte soggettive efficaci e viene aiutato dalle
splendide scenografie di Trevor Williams,la cupa
fotografia di Arthur Ornitz,il suggestivo
montaggio miscelato da inquadrature sovrapposte
e dissolvenze incrociate di Arline Garson
e l'inquietante colonna sonora di Bob Cobert
che rendono un senso di sano terrore.
Da segnalare la direzione degli attori e
l'interpretazione impeccabile
di Jonathan Frid che con il suo sguardo
riesce a trasmetterti la paura e lo sconforto
dei suoi progetti.
Un altra curiosità e che è la prima
volta che in una pellicola così datata
vedo un vampiro diurno,che riesce
ad essere così grazie ad una formula
inventata da una scienziata che dopo
si innamora di lui.
In conclusione per i patiti del vampirismo
è da non perdere per l'atmosfera inquietante
che si respira e per il motivo che ti fa
ricordare come realizzazione gli "Hammer Movie",
riuscendo a spiazzarti nella parte finale e
puntando il dito su una memorabile frase:
"Il vampirismo non si può curare...i vampiri
sono morti viventi!".
Il mio voto: 7,5
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